Un gioiello per la storia della medicina che tutti i medici, soprattutto i più giovani dovrebbero conoscere.
E' il museo realizzato da Ignazio La Spina, 85 anni, originario di Aci Sant'Antonio che ripercorre attraverso documenti, strumenti e testimonianze un secolo di storia della sanità siciliana. Ha trasformato, senza badare a spese, una palazzina Liberty del centro di Viagrande, dove per oltre trent'anni ha svolto la professione di medico di famiglia, facendola diventare un museo con tanto di vetrine, scaffali e auditorium.
Chi vi entra ha modo di rendersi conto di quanto sia cambiata la medicina dalla prima metà del Novecento ad oggi ma soprattutto, attraverso le sue parole che accompagnano il percorso, capisce cosa significhi intendere il lavoro del medico come una missione più di ogni altra cosa.
La Spina studiò ad Acireale e poi all'Università di Catania dove si laureò e specializzò in cardiologia mentre la specializzazione in Igiene la conseguì a Messina, avendo illustri maestri quali i professori Francaviglia e Rasario.
Il grande amore per la sua professione lo ha portato oggi a dedicarsi alla raccolta di tutto quello che può servire a chi si accosta alla medicina a capire cosa significhi fare il medico.
"Oltre ai miei cimeli di famiglia - spiega La Spina - non sono mancate le donazioni da parte di strutture sanitarie e medici privati per arricchire le sale e documentare sempre meglio il nostro passato".
La Spina ha anche istituito una Fondazione che ha già ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte dell'Ordine provinciale dei Medici e lo stesso presidente prof Massimo Buscema, ha voluto visitare il museo dichiarando, al termine del percorso, che "si tratta di un patrimonio culturale da custodire nell'interesse non solo della classe medica ma di tutta la popolazione".

Nuccio Sciacca

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